Con la presentazione delle dichiarazione dei redditi ai CAF arrivano a raffica le domande su cosa fare in caso manchi la comunicazione ENEA.
Prima di tutto va detto che la comunicazione ENEA non è a carico dell’installatore ma del beneficiario della detrazione che può, casomai, chiederla al primo come servizio complementare….quindi quando un cliente sostiene che toccava a noi farla a prescindere…racconta una balla.
In secondo luogo la mancanza della comunicazione ENEA può essere sanata con l’invio della stessa anche in ritardo (passati i 90 giorni dalla messa in servizio) purchè entro la presentazione della prima dichiarazione utile dei redditi l’anno successivo e dietro il pagamento di 250€ con la remissione in bonis tramite F24 ELIDE codice tributo 8114
Naturalmente la premessa è che sussistano tutti i requisiti sostanziali per usufruire della detrazione.
Questa è la soluzione più cautelativa da seguire poichè , sia l’Agenzia dell’Entrate sia la Cassazione, hanno detto tutto e il contrario di tutto sul fatto che la mancanza della comunicazione ENEA facesse perdere il diritto alla detrazione.
L’agenzia nel 2007 ha scritto anche che senza ENEA non si perde il diritto alla detrazione ma nel 2022 ha sostenuto il contrario.
Nel 2022 infatti la cassazione ha sentenziato che senza tale documento non c’è diritto ma con la sentenza del 21 marzo scorso ha ribaltato l’esito sostenendo che la comunicazione all’ENEA ha finalità statistiche e non costitutive dell’agevolazione.