E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 59/2023, il nuovo regolamento sulla tracciabilità dei rifiuti (Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti ovvero RENTRI) .
Riguarda tutti i produttori di rifiuti speciali e pericolosi…inclusi installatori e manutentori, infatti dal 15 giugno prossimo le aziende dovranno adeguarsi con le seguenti scadenze:
- 18 mesi per produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti
- 24 mesi per produttori di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 10 dipendenti;
- 30 mesi per tutti i restanti produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi
Chi trasporta i propri rifiuti (come il trasporto dall’abitazione del cliente) non è tenuto ad installare sistemi di geolocalizzazione sui propri mezzi mentre i formulari e il registro carico/scarico saranno digitali (utilizzabili tramite pc, tablet o smartphone) e non più cartacei.
L’aggiornamento telematico del registro stesso dovrà avvenire entro la fine del mese successivo a quello in cui è stata effettuata l’annotazione.
L’iscrizione al RENTRI naturalmente avrà un costo di 10 euro di diritti di segreteria a cui vanno aggiunti i contributi annuali da 10 a 50 € a regime.
Alcuni esempi di rifiuti speciali e pericolosi sono:
- I gas refrigeranti
- Oli esausti
- Liquidi di lavaggio
- Fibre isolanti
- Fuliggini
Tale provvedimento può essere visto come un ulteriore aggravio burocratico ma Installatori e manutentori che producono rifiuti dovrebbero già oggi smaltirli seguendo le procedure del DLgs 152/06.