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Nuovi requisiti igienico-sanitari per gli edifici e gli impianti

E’ in dirittura d’arrivo il nuovo regolamento sui requisiti igienico-sanitari degli edifici, che sostituirà il Decreto sanità dopo ben 50 anni, e che orienta anche la realizzazione degli impianti .

In attesa della versione definitiva è quindi opportuno anticipare i futuri orientamenti che riguardano gli stessi e che, principalmente, dovranno favorire l’uso dell’energia rinnovabile.

Gli impianti dovranno quindi essere progettati e realizzati per minimizzare l’impatto visivo e acustico e in tal senso è prevista l’introduzione di una certificazione allo scopo.

All’interno degli edifici vanno garantite temperature omogenee tra gli ambienti almeno di 18°, una differenza massima tra pavimento e soffitto di 3 gradi, umidità intorno al 50% e velocità dell’aria preferibilmente inferiore a 0,1m/s.

Oltre alla termoregolazione risulterà quindi importante l’equilibratura e la regolazione dei sistemi di distribuzione ed emissione, per altro richiesta anche dalle detrazioni fiscali ma… scarsamente attuate.

La qualità dell’aria non riguarda solo il confort ma anche la salubrità, per questo saranno nessarie soluzioni tecniche per limitare la presenza di inquinanti come polveri, patogeni, allergeni, microorganismi COV…nonchè muffe e accumuli di umidità.

La VMC e la filtrazione diventano sempre più centrali, intersecandosi con lo sviluppo dei sistemi canalizzati di condizionamento, e dovranno garantire almeno 5 ricambi/h negli ambienti più critici.

Per l’estrazione dei vapori di cottura il nuovo regolamento fa naturalmente riferimento alla UNI 7129.

Una novità importante (ma solo per chi non segue i nostri corsi ) è l’obbligo del libretto uso e manutenzione per tutti gli impianti dove si specifichi sia gli interventi che possono essere eseguiti dall’utente sia quelli effettuabili solo dal manutentore.